VIDE E CREDETE

 

Faceva ancora buio, in quel mattino; c'era ancora tenebra nei pensieri, nel cuore, nella vita. Ma quando Maddalena uscì per andare al sepolcro, lei vide e credete. Al di là della notte stava già risplendendo l'alba nuova, già iniziava il nuovo conteggio del tempo, della vita. Si ripartiva da uno, da quell'unico, solo Amore, che si chiama Gesù.

Lui era arrivato e trovò il sepolcro già aperto, spalancato, pronto ad accogliere, a lasciar entrare dentro di sè. Si piega, ancora da fuori, si fa piccolo, come un bambino. Nella posizione di chi non vuol sorpassare nessuno, nè vuole stare più in alto, Giovanni si avvicina, cerca il contatto, spalanca gli occhi dell'anima. E vide e credete. Ma non entra, volendo ancora aspettare. e' lui che bussa alla porta di Dio per ognuna di noi e così ci prepara l'ingresso, l'incontro, l'abbraccio. 

Ed ecco i passi di pietro, la sua corsa che trova riposo dentro il sepolcro, proprio dove c'era la morte, ormai fuggita per sempre. Non rimane che il letto nuziale, fatto nuovo e già pronto; è come una tavola a festa, con la tovaglia del giorno più bella, per la cena dove gli invitati sono gli ultimi, i poveri, gli storpi e gli zoppi, i soli, quelli che nessuno ha cercato, ha voluto con sè. Ma quì tutti son benvenuti, sono attesi da sempre, perchè amati, come una sposa il primo giorno di nozze.

Anche Pietro vide e credete. Si spogliò e l'Amore lo rivestì, da allora e per sempre. I teli di lino, già pigati, già pronti, erano anche per lui, come sono per noi; vesti di gioia, per sostituire l'abito logoro di sacco.

E alla fine, dopo tutti, anch'io apro i miei occhi, in questo mattino, forse un pò buio, ancora un pò oscuro; ma vedo ! Anche di me il Signore può raccontare e scrivere sulla polvere della mia vita; Vide e credete.