Quarto giorno; Le opere di Misericordia in San Paolo della Croce ; Consolare gli afflitti

 
Non possiamo essere messaggeri della consolazione di Dio, dice Papa Francsco, se non sperimentiamo noi per primi la gioia di essere consolati e amati da Lui. Questo avviene specialmente quando ascoltiamo la sua Parola, quando rimaniamo in preghiera silenziosa alla sua presenza, quando lo inontriamo nell'Eucaristia o nel Sacramento del Perdono . Oggi c'è bisogno di persone che siamo testimoni della misericordia e della tenerezza del Signore, che scuote i rasegnati, rianima gli sfiduciati, accende il fuoco della speranza. Tante situazioni richiedono la nostra testimonianza consolatrice. 
Penso a quanti sono appressi da sofferenze, ingiustizie e soprusi; a quanti sono schiavi del denaro, del potere, del successo, della mondanità. Tutti siamo chiamati a consolare i nostri fratelli, testimoniando che solo Dio può eliminare le cause dei drammi esistenziali e spirituali. 
 
DAGLI SCRITTI DI SAN PAOLO DELLA CROCE 
La sofferenza in genere manda in crisi, e la prova può bloccare il cammino spirituale anche delle persone di buona volontà. Ecco alcuni consigli dati da Paolo per affrontare convenientemente questo argomento cosi delicato. Non lasciare mai sole le persone in afflizione e nella prova, ma stare loro vicini con l'affetto, la parola, una lettera e soprattutto con la preghiera, perchè hanno bisogno estremo della grazia di Dio. La compassione degli altri da sola però non basta sono esse e non gli altri che devono cercare e trovare una soluzione alla loro sofferenza. Chi è provato, non deve mai tralasciare i propri doveri umani e spirituali, deve soprattutto imparare a capire che il punto decisivo e risolutivo del problema della sofferenza sta nel saper accettare tutto dalla mano di Dio, avrà in dono una forza particolare, saprà lodare e benedire sempre e dovunque il Signore, percependone la sua presenza, ed esperimentarà la consolazione celeste. La prova diventa cosi grazia, fonte di benedizione, uno strumento vantaggioso di crescita spirituale e di santità
Alla Signora Ippolita Piccarelli scriviva;
Compassione in Gesù Cristo lo stato della di Lei afflizione; e l'accerto che non mancherò di pregare, e far pregare il Signore acciò la conforti, e sollevi. Lei però ha motivo di consolarsi nella volontà di Dio, che cosi dispone per maggior vantaggio dell'anima sua, e se armerà di grande fiducia in Dio, vedrà quanta forza le darà per reggere al peso, che la sempre adorabile divina sua provvidenza le ha addossato, e quanti soccorsi anche temporali le somministrerà quando meno li aspetterà. Stia dunque costante in essere ben fedele al Signore, lodandolo, benedicendolo, e ringraziandolo nei suoi divoti esercizi, e lasci la cura a S. D. M. d'ogni cosa. 
Gesù la ricolmi d'ogni più copiosa benedizione, e spirituale e temporale, e lasciandola nel Costato Ss.mo di Gesù, con pienezza di stima, ed ossequio mi rasegno di V, S. III.ma
Ind,mo Servitore in Cristo , Paolo della Croce.
 
 
ORAZIONE
Dio eterno, la cui Misericordia è infinita e in cui il tesoro della compassione è inesauribile,
rivolgi a noi uno sguardo di bontà, 
confortaci con la presenza del Figlio tuo 
e moltiplica in noi la tua Misericordia, affinchè, nei momenti difficili
non ci perdiamo d'animo e non smarriamo la speranza,
ma, con la massima fiducia, ci sottomettiamo alla tua santa volontà
la quale è Amore e Misericordia.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.